La musica non è più arte, ma apparato di potere. Un circuito chiuso che decide chi entra e chi resta fuori, chi viene celebrato e chi viene cancellato. Non è diverso da ciò che vediamo nella geopolitica: un’alleanza come la NATO, che si presenta come garante di sicurezza e libertà, ma che in realtà funziona come un club esclusivo, dove le regole sono scritte da pochi e imposte a tutti...
Il nostro gruppo prende una posizione netta e inequivocabile: noi siamo Europei, ma non accettiamo in alcun modo la Commissione Europea e il suo entourage..